“Ho un problema. Mi sento praticamente sempre a disagio. Ho 20 anni e sono una ragazza come tutte le altre. Però sono spesso imbarazzata e divento nervosa se mi trovo in mezzo alla gente. Il solo pensiero di prendere il treno da sola mi mette ansia. Anche quando mi trovo in un ristorante o in un locale divento nervosa, incomincio ad arrossire e a sudare. E quando sono così nervosa, di solito combino qualche guaio, e quindi provo ancora più imbarazzo. Questo mi capita sempre. Solo quando sono con i miei amici più cari e siamo in tanti non mi succede. Forse perchè posso confondermi tra di loro. Non faccio mai nuove amicizie, frequento le stesse persone da anni e fatico molto ad aprirmi. Non so più come fare. Io davvero non so cosa devo fare, non riesco a sbloccarmi. Sono arrivata a provare imbarazzo in qualsiasi situazione in cui sono presenti altre persone. Ora tendo ad uscire sempre meno. Mi sto chiudendo in me stessa.”
Tutti abbiamo provato nel corso della nostra vita l’esperienza dell’imbarazzo, che si manifesta esclusivamente nelle situazioni sociali e che è caratterizzata da modificazioni psicofisiologiche e da manifestazioni comportamentali che esprimono disagio. L’imbarazzo è un’emozione legata alla presenza e allo sguardo dell’altro. Generalmente proviamo imbarazzo quando pensiamo che gli altri stiano valutando o possano valutare in maniera critica il nostro comportamento. Proviamo imbarazzo quando ci sentiamo esaminati dagli altri e questo viene vissuto come una minaccia all’immagine che desideriamo dare di noi stessi. La maggior parte degli autori che si sono occupati di studiare questa emozione, infatti, concordano nell’associare strettamente il vissuto dell’imbarazzo a eventi che mettono in crisi l’immagine pubblica dell’individuo. Perchè si origini questa emozione, quindi, è necessario che gli attori presenti in scena siano almeno due: chi si imbarazza e chi causa o assiste all’imbarazzo.
Le manifestazioni tipiche dell’imbarazzo (il rossore, l’irrequietezza motoria, le alterazioni della voce), oltre a segnalare agli altri l’emozione che stiamo provando, fanno insorgere ulteriore imbarazzo. A livello comportamentale l’imbarazzo si esprime con modalità tipiche: si distoglie lo sguardo dall’interlocutore, si assume una postura rigida o, al contrario, si compiono movimenti irrequieti di braccia, gambe e mani, si cambia continuamente posizione. Quando ci si sente imbarazzati si tende ad allentare la tensione emotiva mettendo in atto comportamenti quali il toccarsi ripetutamente i capelli o giocherellare con piccoli oggetti. La voce diventa più acuta, spesso si balbetta, nel discorso ci sono frequenti esitazioni o lunghe pause tra una parola e l’altra. A livello psicofisiologico il segnale tipico dell’imbarazzo è rappresentato dal rossore improvviso di viso e collo, accompagnato da respirazione irregolare, aumento di sudorazione, secchezza delle fauci. Tra le situazioni considerate più imbarazzanti ce ne sono alcune che hanno a che fare con la nostra emotività e la nostra fisiologia: sudare, tremare, arrossire, balbettare. Proviamo imbarazzo anche quando inciampiamo, cadiamo, rovesciamo oggetti, quando per sbaglio o per disattenzione rompiamo qualcosa. Ci sentiamo imbarazzati quando dobbiamo riportare in un negozio qualcosa che vogliamo sostituire o cambiare o quando acquistiamo qualcosa per cui potremmo sentirci giudicati.
Alcuni soggetti provano questa emozione quando si trovano in presenza di persone che considerano importanti o autorevoli, altri provano imbarazzo anche di fronte a persone che conoscono e frequentano da tempo. Ciò che accomuna queste esperienze diverse è la valutazione della propria inadeguatezza sociale e il timore di essere giudicati dagli altri in maniera negativa. L’imbarazzo è un’emozione molto potente, in grado di generare in alcuni individui uno stato di ansia anticipatoria, di alterare le interazioni fra persone e lo stile di vita, portando perfino al ritiro sociale. Nei casi più gravi l’imbarazzo può condurre anche a disturbi psicopatologici.
Sentirsi in imbarazzo non è per nulla piacevole e, per quanto possibile, si cerca di evitare le occasioni che possono alimentare questa emozione. Ma, come possiamo affrontare l’imbarazzo? Come possiamo sentirci più efficaci e sicuri di noi stessi?
Il primo passo consiste nell’essere consapevoli che a tutti è capitato o capiterà di compiere azioni o di trovarsi in situazioni imbarazzanti. Nel caso in cui commettessimo qualcosa per cui provare imbarazzo, non è detto che gli altri lo noteranno o che passeranno del tempo a ripensarci. I sentimenti di intensa vergogna ed imbarazzo possono essere il segnale che sta accadendo anche qualcos’altro, che va oltre il problema relativo all’immagine sociale. In particolare, la ricerca ha mostrato che le persone che si imbarazzano frequentemente tendono anche a temere il giudizio degli altri. Sono convinti, cioè, che saranno costantemente giudicati in maniera negativa. E’ importante quindi individuare questo tipo di pensieri negativi e le emozioni che producono e poi decidere di lavorare attivamente per cambiarli.
Per chi fosse interessato ad approfondire queste tematiche con la dott.ssa Paola Marinoni, psicologa a Saronno, è possibile chiamare il numero 340/2871971 oppure mandare una mail all’indirizzo info@psicologasaronno.it per prenotare un primo colloquio gratuito. E’ possibile consultare la pagina dei contatti.